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Reti: 16' pt Suazo, 18' pt Vitale, 20' pt Denis, 10' st Maggio, 15' st Luisao |
NAPOLI: (3-5-2): Navarro; Santacroce, Cannavaro, Contini; Maggio, Blasi (1'st Pazienza), Gargano, Hamsik (31'st Pià), Vitale; Denis (21'st Zalayeta), Lavezzi. (A disp.: Gianello, Rinaudo, Aronica, Montervino). All.: Reja.
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BENFICA: (4-4-2): Quim, Maxi Pereira, Luisao, Sidnei; Urreta (1'st Balboa), C. Martins (11'st Katsouranis), Yebda, Reyes; Di Maria (18'st Nuno Gomes), Suazo. (A disp.: Moreira, Amorim, Jorge Ribeiro, Vitor). All.: Quique Flores.
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Arbitro: Kuipers (Ola) |
Angoli: 5-5 |
Recupero: 1'; 2'. |
Ammoniti: Blasi (N), C.Martins (B), Contini (N). |
Note: serata fresca, terreno in buone condizioni, spettatori 55.000. |
Cronaca: NAPOLI, 18 settembre 2008 - Gioia e rimpianti. Perché il Napoli era rientrato in Europa dopo 14 anni con il passo della grande, rimontando una grande come il Benfica. Il tris Vitale-Denis-Maggio, che aveva cancellato la rete di Suazo, sembrava lo strappo buono per poter affrontare con serenità la trasferta di Lisbona. Ma tra due settimane al Da Luz ci sarà ancora da soffire. Il 3-2 non basta per stare tranquilli. Ingenuità più distrazioni: e il Napoli, che di esperienza non ne aveva granché, da questo punto di vista ha pagato.
OCCHIO A DI MARIA - Davanti a un San Paolo gremito Reja va sul sicuro. Formazione-tipo, a parte Iezzo, sostituito in porta da Navarro. Il Benfica punta forte sull'ex interista Suazo e sull'astro nascente Di Maria. Quello che aveva deciso la finale olimpica contro la Nigeria con un pallonetto dolcissimo, lanciato da Messi.
PANTERA SUAZO - Tensione? Macché. Tornare in Europa dopo 14 anni mette le ali ai piedi al Napoli. Pur senza strafare gli azzurri corrono e si propongono, con un Denis particolarmente tonico. La partita si mantiene vivace per un quarto d'ora, con gli ospiti attenti a coprire, sfruttando le amnesie inevitabili degli avversari. Al primo affondo, poi, arriva il gol. Angolo dalla sinistra su cui decolla Suazo. Santacroce viene sovrastato e l'honduregno schiaccia in rete.
ALLA RISCOSSA - Non si fa in tempo ad assorbire il colpo che è già 1-1. Hamsik cucina, mentre Vitale serve in tavola: lo slovacco dal limite calcia di sinistro, il tiro viene deviato da Luisao e irrompe il terzino con un piattone rasoterra. Dopo altri due minuti il Napoli addirittura sorpassa. Ancora Hamsik, servito in area da Lavezzi, prova un destro sporco che diventa un assist per Denis. "El Tanque" ci mette il piede ed è 2-1 per il delirio del San Paolo. Di lì a poco sarebbe addirittura doppietta per l'argentino, ma Leo con l'anca evita, sulla linea, che la sua incornata finisca in porta.
L'ALLUNGO - Il primo tempo finisce con le squadre che rifiatano. E ci mancherebbe, dopo mezz'ora a tutta. Blasi fin troppo, visto che rischia il rosso per due falli brutti in altrettanti minuti. Reja, saggio, lo lascia negli spogliatoi dopo l'intervallo; dentro Pazienza. Il Benfica, invece, nello spogliatoio rimane del tutto. Indolenti, molli e slegati, i portoghesi subiscono a inizio ripresa. A furia di rimanere nell'angolo a prendere pugni, arriva il 3-1: tiro-cross di Maggio deviato, Quim spiazzato ed ecco il tris.
DISTRAZIONE - E qui, forse inevitabilmente, viene fuori tutta l'inesperienza degli azzurri; che invece di gestire si distraggono subito e pigliano il secondo gol. Ancora un calcio piazzato: una punizione. Su un rimpallo sbuca il piedone di Luisao, che batte Navarro. Rete pesante, che riapre i giochi in vista del ritorno.
COPERTA CORTA - Ora che fare, per il Napoli? Cercare il quarto gol e rischiare di subire la beffa del pari in contropiede? Non succede né l'uno né l'altro: là davanti i vari Denis, Vitale e Lavezzi sono imprecisi, mentre il Benfica si accontenta del risultato. Chissà che gli uomini di Reja non debbano rimpiangere, tra 15 giorni, le possibilità sciupate in questa serata. Magica, sì, ma con l'amaro in bocca. (Alessandro Ruta - gazzetta.it) |
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Reti: 13' st. Reyes, 38' st. Nuno Gomez |
BENFICA:(4-2-3-1): Quim; Maxi Pereira, Luisao, Sidnei, Jorge Ribeiro; Katsouranis, Yedba (dal 31' st Binya); Ruben Amorim (dal 25' st Carlos Martins), Di Maria (dal 33' st Urreta), Reyes; Nuno Gomes. (A disp.: Moreira, Vitor, Oliveira, Balboa). All.: Sanchez Flores. |
NAPOLI: (3-5-2): Gianello; Cannavaro, Rinaudo, Contini; Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik (dal 20' st Russotto), Vitale (dal 33' st Mannini); Lavezzi (dal 26' st Denis), Zalayeta. (A disp.: Navarro, Santacroce, Aronica, Pazienza). All.: Reja |
Arbitro: Stark (Ger). |
Angoli: |
Recupero: 3' pt, 2' st. |
Ammoniti: Cannavaro (N), Vitale (N), Reyes (B), Di Maria (B), Rinaudo (N), Contini (N), Gargano (N). |
Note: Spettatori 57mila circa. |
Cronaca: LISBONA (Por), 2 ottobre 2008 - Alla fine stasera c'è poco da rimproverare al Napoli. Ci sta, di andare a Lisbona e perdere 2-0 dal Benfica, anche dopo una buona prestazione, specie nel primo tempo (leggasi palo di Cannavaro e occasionissime per Lavezzi e Zalayeta). Ma l'inesperienza e la "poca malizia" (in certi casi) degli uomini di Reja, che all'andata aveva tenuto in vita i portoghesi, anche al Da Luz si è fatta sentire. Perché il Napoli è scomparso dopo l'1-0 di Reyes, un fulmine a ciel sereno; e il raddoppio di Nuno Gomes è stato inevitabile. In mezzo, le prestazioni deludenti dei più attesi: Hamsik su tutti. Rammarico, dunque, e lezione per il futuro. Intanto si torna a casa, con sul groppone la prima sconfitta stagionale, ma a testa alta.
C'E' LAVEZZI - Senza Suazo, infortunato, il Benfica schiera al centro dell'attacco Nuno Gomes; con Di Maria e Reyes pronti a ronzargli intorno. Reja ritrova Lavezzi e lo getta nella mischia accanto a Zalayeta. Niente turnover per gli azzurri e spazio ai migliori. La serata è di quelle memorabili al Da Luz.
NON SI PASSA - Dopo meno di cinque minuti il Pocho fa già capire le sue intenzioni. Su un lancio lungo di Contini l'argentino brucia il pachidermico Luisao e il portiere Quim è costretto a uscire di ginocchio al limite dell'area. Fuoco di paglia, comunque, perché sono i padroni di casa a dettare il ritmo. Napoli sulla difensiva, ma mai in debito d'ossigeno. Certo, due ammoniti in metà tempo (Cannavaro e Vitale) pesano; ma di pericoli veri Gianello non ne corre.
SPINTA - Anzi, a sudare di più è sempre la retroguardia del Benfica. Lavezzi? Esatto. Quando si fa vedere sono sempre dolori. Come al 33', quando Maggio gli serve un grande assist dalla destra: il Pocho si alza la palla e in sforbiciata tira sull'esterno della rete. Certo, se i compagni lo assecondassero di più non ci sarebbe partita. Dall'altra parte il più attivo è Di Maria ("gemello" del Pocho alle Olimpiadi), che predica nel deserto a parte qualche iniziativa di un Reyes troppo nervoso. Come del resto la maggioranza dei portoghesi.
SCIAGURA ZALAYETA - Nel recupero del primo tempo, poi, ecco la grande occasione per il Napoli. Su punizione di Gargano piomba il testone di Paolo Cannavaro: capocciata precisa, fin troppo, che va a sbattere sul palo alla destra di Quim. Zalayeta si trova da calciare, sul rimbalzo, una sorta di rigore in movimento. Sembra tutto pronto per il gol, e invece il Panteròn spara a lato. Incredibile. Nemmeno lui pare crederci al fischio che annuncia l'intervallo.
LA PERLA DI REYES - Perché poi la legge del calcio cala inesorabile, quando meno ce lo si aspetta. Infatti la ripresa parte piano, con il Napoli a controllare e il Benfica a ruminare gioco. Ma a gente come Reyes non si può lasciare nemmeno un centimetro. Al 12' Lavezzi viene contrastato, forse fallosamente, e la palla in un attimo finisce allo spagnolo al limite dell'area. L'ex del Real Madrid e dell'Arsenal non ci pensa su molto e scarica una rasoiata che supera Gianello.
CORREZIONI - E' la svolta, e non potrebbe essere altrimenti. Colpo durissimo per gli ospiti, che faticano a imbastire una reazione. Latita il fosforo di Hamsik, e così i rifornimenti per l'attacco da pochi diventano nulli. Reja prova la carta Russotto proprio per lo slovacco, e Denis per Lavezzi (e l'argentino non prende benissimo il cambio). Ma la contro-svolta non arriva.
TITOLI DI CODA - Anzi, a meno di 10' dalla fine arriva la mazzata definitiva: cross del neo-entrato Carlos Martins dalla destra e zuccata vincente di Nuno Gomes, fin lì inesistente. Il Benfica si mangia il tris in altre due occasioni e chiude toreando il Napoli. Onestamente, sarebbe stato troppo. Finisce la corsa di Lavezzi e compagni, a testa alta. Forse bisognava chiudere il discorso all'andata. (Alessandro Ruta - gazzetta.it) |
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